Che cos’è l’osteopatia?
“La medicina osteopatica è una scienza, un arte e una filosofia che si occupa della salute, sostenuta da conoscenze scientifiche in evoluzione.
La sua filosofia comprende il concetto di unità della struttura dell’organismo vivente e delle sue funzioni. La sua specificità consiste nell’utilizzo di modalità terapeutiche che mirano a riarmonizzare i rapporti di mobilità tra le varie strutture anatomiche.
La sua arte consiste nell’applicazione dei suoi principi alla pratica medica in tutti i suoi settori e specializzazioni.
La sua scienza comprende in particolare le conoscenze comportamentali, chimiche, fisiche e biologiche relative al recupero e al mantenimento della salute così come alla prevenzione della malattie ed al sollievo del malato.”
(Dalla Convenzione Europea di osteopatia di Bruxelles, 1987)
Dal 2007, l’Osteopatia è una medicina integrativa riconosciuta dall’Organizzazione Mondiale della Sanità e definita come una medicina basata sul contatto primario manuale nella fase di diagnosi e trattamento.
L’Istituto Superiore di Osteopatia definisce che: “l'Osteopatia è un sistema consolidato di assistenza alla salute che si basa sul contatto manuale per la valutazione, la diagnosi ed il trattamento di diverse patologie. Si tratta di una forma di assistenza incentrata sulla salute della persona piuttosto che sulla malattia; si avvale di un approccio causale e non sintomatico (spesso infatti la causa del dolore trova la sua locazione lontano dalla zona dolorosa), ricercando le alterazioni funzionali del corpo che portano al manifestarsi di segni e sintomi che possono poi sfociare in dolori di vario genere.”
Gli osteopati focalizzano le proprie attenzioni sulla struttura del corpo e utilizzando un trattamento manuale sicuro (innocuo), naturale, che fornisce un metodo curativo per i diversi bisogni di ogni paziente in tutte le fasi della vita, dalla nascita alla vecchiaia. Le tecniche manipolative principalmente dedicate sono usate per correggere gli squilibri delle ossa e dei tessuti, permettendo il ripristino di una armonia del corpo del paziente. L’osteopatia cura la persona, non solo i suoi disturbi. L’obiettivo è la promozione di uno stato di salute duraturo.
Applicazioni in odontoiatria
Nella moderna valutazione dei disordini cranio-mandibolari, un ruolo primario lo rivestono le abitudini posturali provocate da scompensi funzionali (respirazione, deglutizione, ecc.. )
Come sostengono diversi autori «esiste una stretta relazione tra la triade: occlusione, articolazione temporo-mandibolare e postura cranio-cervico-spinale».
La sempre crescente relazione fra la parafunzione dentaria (bruxismo, serramento) e disturbi cervico-lombari-sacrali, obbligano a una valutazione del paziente da un punto di vista posturale per identificare e correggere quelle abitudini e posizioni scorrette.
È ormai verificato che i denti e l’occlusione si muovono, si modificano a causa delle funzioni e del gioco delle catene muscolari e posturali, l’occlusione è adattatrice primaria.
L’ortodonzia e l’ortopedia precoce, la rieducazione linguale e ventilatoria, l’osteopatia permettono ai bambini di ritrovare una armonia di crescita, dei quadri funzionali e degli schemi posturali normali.
L’osteopata ha la responsabilità di inserire il sistema occlusale nel quadro della lesione globale. Il suo lavoro consiste nel permettere all’organismo e in particolare al cervello di ricevere le afferenze propriocettive il più esattamente possibile e far si che queste stimolazioni siano trattate correttamente.
L’approccio osteopatico di questa «regione» permette all’odontoiatra di «evadere» dalla bocca del suo paziente.
Servirà a poco trattare una malocclusione con una placchetta o altri dispositivi odontoiatrici quando questa malocclusione è provocata da una lesione ascendente, riflesso forse di una causa esterna alla bocca.
È altresì sconsigliato cominciare un trattamento osteopatico su un paziente che presenta una malocclusione primaria riflessa.
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